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Che cos’è il Dissesto Idrogeologico

Dissesto idrogeologico

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
 
 

Il dissesto idrogeologico è l’insieme dei processi morfologici che hanno un’azione fortemente distruttiva in termini di degradazione del suolo e quindi indirettamente nei confronti dei manufatti. Esso comprende tutti quei processi, a partire dall’erosione superficiale e sotto la superficie, fino agli eventi più catastrofici quali frane e alluvioni.

 

Il rischio di dissesto idrogeologico

Secondo l’analisi effettuata da David J. Varnes in un rapporto dell’UNESCO del 1984 il rischio totale relativo al dissesto idrogeologico può essere espresso dalla relazione:

  • Rischio totale, cioè il numero aspettato di danni relativi ad un evento catastrofico in termini di vite umane, persone ferite, danni alle proprietà ed alle attività economiche;
  • Elementi a rischio, cioè la popolazione, le proprietà e le attività economiche potenzialmente in pericolo con riferimento a un dato fenomeno catastrofico;
  • Rischio specifico, che rappresenta il grado atteso di perdite legato ad un particolare fenomeno, espresso dal prodotto di H per V;
  • Pericolosità naturale, cioè la probabilità che un dato evento possa verificarsi in una data area in un certo periodo; 
  • Vulnerabilità, che rappresenta il grado di danno atteso nei confronti di un elemento o di un insieme di elementi, espresso con una scala da 0 (nessun danno) a 1 (distruzione totale);[1]

Le azioni da attuare in presenza di un dissesto idrogeologico sono:

  • Descrizione dello stato di natura, che consiste nella raccolta delle informazioni relative ad un dato fenomeno catastrofico potenziale, con riferimento anche alle informazioni storiche;
  • Valutazione dell’intensità, cioè la valutazione del grado di distruttività che il fenomeno in analisi può assumere. In generale si può procedere considerando uno o più parametri legati all’intensità e valutarli oppure considerando anche gli effetti del fenomeno, quindi attuando anche un’implicita valutazione del valore e della vulnerabilità degli oggetti a rischio;
  • Valutazione della pericolosità, che consiste nella valutazione della probabilità che un dato evento avvenga in un certo periodo; in questa analisi ci si basa su metodi euristici (con valutazioni soggettive e qualitative), statistici (basati sullo studio del fenomeno nel passato) o deterministici (con riferimento a leggi fisico-matematiche);
  • Valutazione del rischio inteso come sintesi del lavoro di individuazione e attribuzione di un valore degli elementi a rischio e della loro vulnerabilità;
  • Gestione del rischio, cioè la serie di interventi atti a diminuire l’effetto del fenomeno su ambiente, manufatti e popolazione.
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Contrastare il Dissesto Idrogeologico

EROSIONE SCARPATE IN UNA MINIERA DI SABBIE SILICEE

EROSIONE SCARPATE. 

L’INTERVENTO PREVEDEVA UN’APPLICAZIONE SULLE SCARPATE DELLA MINIERA DI SABBIE SILICEE DI FLORINAS (SS), DI PROPRIETÀ DELLA SARDA SILICATI SRL.

dissesto idrogeologico
dissesto idrogeologico

        

La pendenza delle superfici da trattare, l’intensa erosione di tipo RILL che spesso evolveva in locale dissesto idrogeologico, il clima ventoso, freddo d’inverno e torrido d’estate, i periodici incendi estivi, apparivano i problemi più evidenti.

EROSIONE SCARPATE. Il rinforzo delle scarpate, il controllo dell’erosione del fronte dismesso della miniera, la protezione da un processo di desertificazione, rappresentavano gli obiettivi principali  richiesti ai PRATI ARMATI®.

EROSIONE SCARPATE. Non trascurabile la forte attesa dovute alle prescrizioni ambientali degli enti competenti (Assessorato all’industria e Assessorato della difesa dell’ambiente) per un inerbimento che potesse proteggere le scarpate, mitigare visivamente il colore bianco intenso del fronte minerario, allo stesso tempo rinaturalizzare e reinserire nel paesaggio l’area profondamente antropizzata.

EROSIONE SCARPATE. Particolarmente evidente è stato il risultato ottenuto con un potente inerbimento mediante piante erbacee a radicazione profonda, per il definitivo controllo dell’erosione e del dissesto idrogeologico, anche grazie all’impermeabilizzazione del versante.

EROSIONE SCARPATE. La vulnerabilità del litotipo sabbioso, l’elevata pendenza della scarpata e le attese per un intervento di ingegneria naturalistica di grande pregio, rendevano ancora più stimolante l’obiettivo dell’intervento con i PRATI ARMATI®.

EROSIONE SCARPATE. Particolare interesse ha suscitato il risultato se si pensa che l’obiettivo è stato raggiunto con i PRATI ARMATI® senza l’utilizzo di terreno vegetale e biostuoie.

EROSIONE SCARPATE. In tale applicazione non sono state necessarie altre soluzioni antierosive tradizionali, tipiche dell’ingegneria naturalistica come: geocelle e georeti antierosive tridimensionali.

EROSIONE SCARPATE. La presenza del litotipo che rilassandosi assumevano consistenza terrigena, non ha richiesto il tradizionale abbinamento alla rete metallica paramassi a doppia torsione, tradizionalmente accoppiata all’inerbimento mediante idrosemina.

EROSIONE SCARPATE. Durante un estate calamitosa, caratterizzata da forte aridità e da violenti incendi che erano riusciti a danneggiare persino la turbina eolica posizionata ad altezza di oltre 60 m, PRATI ARMATI® riuscivano a resistere al caldo torrido tornando perfettamente verdi nella stagione autunnale.

www.pratiarmati.it

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